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domenica 28 ottobre 2012

Rivoluzioni 
Le rivoluzioni le provocano i "sordi", specie se incompetenti, vanesi e "fuori dal mondo"
Nicola II Romanov
le concepiscono i geni
Lenin
le attuano i fanatici
Trotskj
e le consolidano le canaglie
Stalin
Riflessione amara, dolorosa e beffarda.

74 anni di indicibili sofferenze per arrivare... alla Russia degli oligarchi (articolo di Sergio Romano).

venerdì 26 ottobre 2012

Motore a reazione e Partita doppia
Stanotte mi sono svegliato verso le tre. Mentre mi rigiravo fra le lenzuola nel (vano) tentativo di riaddormentarmi, ho avuto una "folgorazione": il principio di azione e reazione... non l'ha "scoperto" Isaac Newton, ma Luca Pacioli, un frate francescano del '400. Pacioli, grande studioso e padre di tutti i ragionieri, ha inventato infatti la "Partita doppia" che nei secoli successivi, con il nome di "metodo veneziano", avrebbe dilagato in tutto il mondo.  

Registrazioni contabili secondo la "Partita doppia" 

In partita doppia "ad una registrazione contabile ne corrisponde sempre un'altra uguale e contraria". Un pò come nel terzo principio di Newton "a ogni azione ne corrisponde sempre un'altra uguale e contraria". E' vero, come intrepretazione è un pò "stirata", ma non del tutto sballata. Andando oltre si potrebbe perfino dire che il geniale fratacchione abbia gettato le premesse per l'invenzione... del motore a reazione.
 


mercoledì 10 ottobre 2012

Crescita Qualitativa e Crescita Quantitativa. Grazie Plotina.
Dopo secoli di guerre di conquista l'imperatore Adriano (76-138), militare e parente di Traiano, prediletto dell'imperatrice Plotina, e da lei aiutato a salire al trono, decise di bloccare le campagne di espansione e consolidare l'Impero. Il suo fu uno dei regni più felici di Roma. Grazie Plotina.

L'Impero Romano alla morte dell'imperatore Traiano (massima espansione).
Se aprite qualsiasi giornaletto di Politica, Finanza, Economia, Industria, Marketing, si parla sempre di crescita quantitativa: +2%, +3%, + blabla% rispetto all'anno precedente e così via. A ogni nuovo anno Aziende e Multinazionali sparano budget e incrementi a gogò.

Questo pezzo di pietra su cui viviamo non permette più un simile approccio.
Bisogna sostituire al concetto di crescita quantitativa quello di crescita qualitativa e disinnescare il fattore più inquinante per il Pianeta: la crescita demografica della specie umana. E per far ciò bisogna mettere mano ai problemi del Terzo Mondo, aiutandolo con politiche concrete di sviluppo e non con campagne di rapina. Con regole e sistemi che aumenti il loro livello di vita e riduca la venuta al mondo di milioni e milioni di sfigati e diseredati.
L'imperatore Adriano, duemila anni fa, ebbe l'intelligenza di capire ed il coraggio di agire.

domenica 7 ottobre 2012

Grazie Monti
Il governo Monti è il 61° governo della Repubblica Italiana. Se si fanno due conti dal 2 giugno 1946 al 16 novembre 2011 intercorrono 23'908 giorni. Il che significa che la vita media di ogni governo è stata di 398 giorni, pari a 1,09 anni, in pratica 13 mesi.
Anche un'idiota capirebbe che non si può governare una Nazione in tal modo. Conclusione?
Le "regole" dello Stato Italiano non sono scritte per far funzionare il Paese e promuovere il benessere dei cittadini, ma solo per favorire l'opulenza e la tracotanza di un sistema partitico senza pudore, dignità nè responsabilità.

dal "Corriere del Ticino" di sabato 29 settembre 2012
Sin dal primo giorno non mi aspettavo niente di buono da Monti (per me è un burocrate superpagato messo lì dai non tanto misteriosi "poteri forti"). Avrebbe però potuto guadagnare qualche briciolo di rispetto se, insieme alle valanghe di tasse che ha messo sulle spalle della povera gente, avesse lanciato qualche concreto segnale morale (ve ne sono dozzine che avrebbero potuto essere attivati a costo zero). Non lo ha fatto!
Si dice che gli italiani siano ingovernabili. Balle!
Lo sono talmente tanto che, come cani bastonati da 23'908 giorni e più, non riescono (o non hanno il modo o il coraggio) di ribellarsi. Ahi serva Italia di dolore ostello...

giovedì 4 ottobre 2012

Indignados e Nobel
Un flash sulle opinioni di Paul Krugman, Premio Nobel per l'economia 2008, sulla politica di lacrime, sudore e sangue nell'Europa del nonsense di questi decenni.

Le opinioni di Paul Krugman e Joseph Stiglitz sulla crisi
Joseph Stiglitz non è un compagno di briscola di Krugman, fra le altre cose è anche Premio Nobel per l'Economia 2001.
Fin qui, comunque, tutto chiaro: da una parte finanzieri/squalo, dall'altra indignados/tartassati. Ma se spingo l'analisi un pò oltre mi chiedo: "E chi sono allora i tifosi, i rockettari e i patiti dei motori ad alta cilindrata che permettono simili crimini sociali? Che rende milionaria gente che, semplicemente, gioca? Che perpetuano il rincoglionimento di oceani di consumatori vittime consezienti?



 
Sono arrivato alla conclusione che, in mezzo a tifosi, rockettari e patitiF1 ci siano Indignados a tonnellate. Amaro, ma probabile, perchè basterebbe un niente per azzerare le pacchiane aberrazioni di questa società del nonsense. Che giochino pure, che continuino a "regalarci emozioni", ma con stipendi da lavoratori.
Aspettiamo! Vedremo! Per intanto non hanno, e non avranno, il mio scalpo... pardon il mio portafogli.

lunedì 1 ottobre 2012

Insalata... al Campus
Due volte la settimana, al campus dell'UNIL, l'Università di Losanna, i contadini vanno a vendere i loro prodotti a studenti e professori: accorciano la catena distributiva, garantiscono prodotti freschi e minimizzano costi e trasporti.

Vicino alla caffetteria pascolano pecore, mucche e asini.


Sono dettagli, solo dettagli, ma la dicono lunga sulla mentalità del management e sul privilegio e il rispetto di cui godono gli studenti. Se penso ai miei tempi al Politecnico di Torino, o a molte università italiane di oggi, c'è un abisso. 



Sarebbe bello se un simile approcccio fosse seguito anche nei paesi disgraziati.
Sarebbe il modo migliore per instillare rispetto e sperare nella crescita sociale.


Se l'ONU e i politici facessero il loro mestiere ciò non sarebbe poi così impensabile.
Fin quando funzionari ONU e politici di ogni livello viaggeranno in prima classe, "scenderanno" solo in alberghi a 4 o 5 stelle e mangeranno a ufo rimarranno troppo "distanti" da quelli che dicono di voler aiutare.
Bisognerebbe mandare tutta quella gente a scuola da Ingvar Kamprad
"Kamprad vive ad Epalinges, in Svizzera, dal 1976. Come ha dichiarato in un'intervista per la televisione svizzera di lingua francese guida una macchina vecchia di 15 anni, vola in classe economica e incoraggia i dipendenti IKEA a scrivere sempre su tutti e due i lati di un foglio".