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mercoledì 19 giugno 2013

"Capitano Valerij Michajlovič Sablin"
Pochi conoscono la storia di Valerij Michajlovič Sablin.
Ho letto tutto quello che sono riuscito a trovare su di lui e, per me, è stato un uomo eccezionale.
Di una onestà intellettuale, determinazione e coraggio da lasciar senza fiato.

Capitano Valerij Michajlovič Sablin (1939 - 1976)
Il capitano Sablin, Ufficiale di Marina, era imbarcato come Commissario Politico sulla Fregata Storozhevoy. L'8 novembre 1975, nel porto di Riga, prese il comando della nave per dirigersi a Leningrado e lanciare da lì, come l'Aurora 58 anni prima durante il colpo di stato bolscevico, il suo grido di condanna per la stagnazione e la corruzione nell'Unione Sovietica dell'era Breznev.

Capitano Valerij Michajlovič Sablin
Fu un ammutinamento "insolito", attuato per fini puramente ideali e senza coinvolgimento di agenti e potenze straniere. Di seguito alcuni passi della lettera che inviò al figlio prima di essere assassinato (un colpo alla nuca, per espresso volere di Breznev).
"Abbi fede perchè la Storia giudicherà onestamente gli eventi e tu non dovrai mai vergognarti per quello che tuo padre ha fatto. Non far mai parte di chi critica, ma non fa seguire i fatti alle proprie parole. Quelle persone sono ipocrite, deboli e senza volontà. Ti auguro coraggio, mio caro, sii forte nella certezza che la Vita è Meravigliosa. Sii positivo e credi fermamente, perchè la Rivoluzione vincerà".
Muro di Berlino
Mentre leggevo gli articoli sul Capitano Sablin mi venivano alla mente il crollo dell'Unione Sovietica, l'indicibile povertà in cui gran parte della popolazione russa (specie anziani) fu precipitata durante il periodo Eltsin, la razzia dei beni dello stato da parte dei "nuovi" oligarchi, ...




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