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martedì 28 maggio 2013

"Ismi".
Lo scorso 15 maggio  ho inserito fra gli "ismi" (nazismo, comunismo, capitalismo) anche l'europe-ismo. Non perchè sia contro l'Europa Unita, ma perchè non mi piace questa Europa presunta-unita. Una UE in mano a burocrati superpagati, sprechi, gente non eletta (Van Rompuy per citarne uno). Un'Europa in mano alle grandi banche, e ai grandi monopoli che svuotano alla base l'autodeterminazione dei popoli. 
Chi è questa signora? Quanto ci costa?
Sono contro questa UE che ci assilla e infastidisce con disposizioni e divieti su minuzie (a che temperatura cuocere la pizza? come fare la mozzarella? l'oliera a tavola) ed è incapace di affrontare i grandi problemi della nostra epoca: immigrazione clandestina (= nuovi schiavi), aiuto vero ai Paesi in difficoltà, sviluppo del Terzo Mondo, lotta ai monopoli, controllo delle banche, contrasto alle speculazioni finanziarie, etc. Sono contro questi politicanti che impongono sacrifici agli altri (chiedetelo ai greci) mentre vivono nel privilegio e nello spreco.

Europa, europeismo: belle parole per confondere la gente. Già, come si confonde la gente? Semplice:
1. Si definisce un simbolo o un tema manifestamente positivo (es.: aiuto, coordinamento, controllo,
    integrazione).
2. Quindi lo si usa come paravento per fare esattamente il contrario.
Funziona, funziona. Specialmente con chi va di fretta e non vuole accendere i neuroni superstiti.


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