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giovedì 8 novembre 2012

Petra, Troia, Rosetta... e Prometeo.   
Troia, antica città greca in Turchia, scoperta dal tedesco Schliemann.
Petra, la perla di Giordania, dallo svizzero Burckhardt.
La stele di Rosetta, ritrovata dalle truppe napoleoniche, permise al francese Champollion di decrittare i geroglifici egiziani.
Stele di Rosetta
Perchè sempre bianchi intrisi di pensiero occidentale a fare tutte queste scoperte?
E per giunta "in casa d'altri"?
Forse perchè il pensiero occidentale, fin dai tempi dell'antica Grecia, ha subito una "mutazione" sociale che l'ha plasmato in modo diverso da tutti gli altri. Che spinge a cercare gli occidentali, come novelli Prometeo, qualcosa che sta sempre "oltre".

Gateway of India, Mumbai
Cap.1 "Il bottino di Ahmed"
(Il protagonista si immerge nel "panorama umano" del Gateway of India a Mumbai).
Il Gateway brulicava come sempre di gente, di tanta gente che si trascinava indolente oscillando senza una meta e senza una scadenza. Figure in kurta, caffettani, sari, o in consunti pantaloni e logore magliette macchiate di sudore si muovevano lentamente ricoprendo tutta la spianata, come zampe di un immenso ragno dai movimenti rallentati. Il tempo scivolava dai loro zigomi come coriandoli che fuggono le dita di una mano aperta. Il tempo sembrava non chiedere loro nulla. Né un prima, né un dopo. Si accontentava di un semplice durante.


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