Translate

mercoledì 4 luglio 2012

Socrate, il rompicoglioni.
Per molti dei suoi concittadini Socrate doveva essere un tipo "strano", per alcuni addirittura un rompicoglioni. Ma cosa è rimasto a 2'500 anni di distanza? Il nome di Socrate o quello di Crizia (-otti), Anito (-oni), Meleto (-ini), Licone (-ema) e compagnia simile?
Socrate, la risposta è Socrate: una delle più grandi menti che l'Umanità abbia mai avuto.
Tutti gli "altri" (la "casta" per intenderci) è finita (parafrasando Lev Trockij) nell'immondezzaio della Storia.
Socrate (Atene 470 a.C. - Atene 399 a.C.)



da Cap.3 "Il Guado"
(Scena: Alpi svizzere; Tempi: Attuali; Personaggi: Seb: il padre; Spindle: il figlio).
«Un po’ dopo quella banda di “fulminati” dal genio, Anassimene, Anassimandro e tutti gli altri, comparve sulla scena un certo Socrate, il tafano di Atene. Lui andava in giro dicendo di non sapere nulla e che la sua missione era ronzare davanti al naso degli ateniesi per costringerli a pensare, per svegliarli dal tran tran quotidiano, dalle abitudini. In quell’epoca la ragione finiva spesso, chissà perché, dalla parte del più forte, ma lui andava dicendo in giro che l’uomo doveva ricercare il Bene e imparare a conoscere se stesso. E che bisognava essere coerenti, e dare prova, coi fatti, delle proprie idee, anche se ciò poteva costar caro, come costò caro a lui. Visto che rompeva troppo le scatole gli imbastirono un bel processo per motivi campati, in un certo senso, in aria, e cioè per empietà. E poi lo condannarono a morte, morte liquida: avrebbe dovuto bersi una coppa di cicuta, un veleno che non sbaglia mai. A quel punto i suoi tanti e potenti amici lo implorarono di scappare ma lui, coerentemente, rispose che non sarebbe stato da buon filosofo, né da buon cittadino, fuggire dalle proprie responsabilità e, pur convinto della propria innocenza, insistette per bere la cicuta… finché ci riuscì. In questo modo diede prova di grande coerenza e onestà intellettuale. Grand’uomo».
«Proprio un duro il nostro Socrate!» fece Spindle.
«Puoi ben dirlo. In un mondo in cui essere forti voleva dire spesso aver ragione, un Socrate che andava in giro dicendo che bisognava ricercare e riconoscere il Bene era una gran novità. E diceva anche che una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta».
«Ha abboccato, ha abboccato, uauhh!!! Pesce per cena!!!».
La punta della canna di Spindle si fletteva convulsamente.
«Molla e recupera, molla e recupera, bravo, vai così» poi rimase a osservare senza dire più nulla. Avrebbe dovuto cavarsela da solo.
«Sette etti a vista d’occhio, pas mal!» fece Sebastian, «e l’hai pescato prima di me».
«Ma tu è da stamattina che parli, mica peschi».

Nessun commento:

Posta un commento