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mercoledì 11 luglio 2012

Roger Federer: 7 volte Wimbledon
Durante il radiogiornale delle 19:00 (di domenica 8 luglio sulla radio svizzera italiana) è stato "intervistato" un "tuttologo" (sommelier, degustatore e non ricordo cos'altro). Questo signore, di cui non ho mai sentito parlare prima, di cui non ricordo il nome e a cui non potrei associare un volto ha inanellato una serie continua di corbellerie: "Federer è ormai l'impiegato di se stesso"; "Federer non è capace di esprimere emozioni"; "Il mio idolo era John McEnroe (quello che spaccava le racchette e insultava, spesso e volentieri, gli arbitri)", e così via.
Intervista noiosa ma, spero, non costosa (non vorrei sia stato pagato per una simile serie di banalità).
Wimbledon 2012: Settima vittoria di Federer
Non sono un tifoso, ma Roger Federer mi è simpatico: professionista, serio, equilibrato e misurato.
Come può controllare così mirabilmente le emozioni nei momenti critici?
Bisognerebbe chiederlo a lui.
Per quanto mi riguarda azzardo un'ipotesi: potrebbe usare la tecnica buddista dell'Io osservante.
E' una tecnica in cui immagini di vederti con occhi esterni. Ciò aiuta a relativizzare le situazioni permettendo di controllarle.
In fin dei conti Federer, con le due palle di match in tasca, potrebbe aver pensato: "sono un trentenne in buona salute, ho un'ottima famiglia, due belle bambine, sono ricco oltre ogni necessità, in fin dei conti sto solo giocando su un campetto d'erba di un pianetino ai margini della Galassia, etc... etc..".
A quel punto quelle palline potrebbero aver acquistato un'altra valenza, un altro significato...
Complimenti Roger.

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