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lunedì 16 aprile 2012

Rivolte e Rivoluzioni
San Pietroburgo, fine febbraio 1917
Da qualche giorno i soldati in rivolta, liberatisi d'un tratto di qualsiasi disciplina, disertori e criminali comuni usciti di prigione, tutti armati, fanno regnare la violenza in alcune zone della città: negozi saccheggiati, borghesi presi a botte, passanti molestati e taglieggiati.

Il 1° marzo Maksim Gor'kij scriveva sul suo giornale, la Novaja žizin: "In troppi giudicano rivoluzionari alcuni gruppi che dimostrano solo la violenza asiatica di una folla incontrollabile [...]. A pochi giorni dalla caduta del vecchio regime sono già iniziati i saccheggi. Che accadrà adesso? Non ne ho la minima idea. Ma ho il presentimento che sorrerà molto sangue, molto più di quanto sia mai accaduto". I fatti, purtroppo, gli hanno dato ragione.

"Natura deficit, fortuna mutatur, deus omnia cernit".
La natura ci tradisce, la fortuna muta, un dio dall'alto guarda ogni cosa.


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