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lunedì 18 giugno 2012

La nobiltà non si eredita (R. Tringale)
E' quel che mi venne in mente quando, da ragazzo, mio cognato mi fece ascoltare "'A livella" di Totò. Oggi sono sei mesi da quando mio padre è mancato. 92 anni, uomo di mare, "Medaglia al Valor Militare", schivò quattro volte la morte (tre in guerra e una, a settant'anni, in barca mentre pescava).
Ho dedicato a Lui "Il Guado".
A mio  padre,
per il buon senso, la sottile ironia
  e la gioia di vivere.
Totò recita "'a livella"
 'A livella
(1953-'64, di Antonio De Curtis, in arte "Totò") 

Ogn'anno, il due novembre, c'è l'usanza               Ogni anno, il due novembre, c'è l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.                           per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;                        Ognuno deve fare questa gentilezza;
ognuno adda tené chistu penziero.                      ognuno deve avere questo pensiero.

Ogn'anno, puntualmente, in questo giorno,           Ogni anno, puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,                     di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado, e con dei fiori adorno                   anch'io ci vado, e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.                         il loculo marmoreo di zia Vincenza.

St'anno m'é capitato 'navventura...                       Quest'anno m'è capitata un'avventura ...
dopo di aver compiuto il triste omaggio                dopo aver compiuto il triste omaggio
(Madonna!) si ce penzo, che paura!                     (Madonna!) se ci penso, che paura!
ma po' facette un'anema e curaggio.                    ma poi mi diedi anima e coraggio.

'O fatto è chisto, statemi a sentire:                      Il fatto è questo, statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:                             si avvicinava l'ora di chiusura:
io, tomo tomo, stavo per uscire                           io, piano piano, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.              buttando un occhio a qualche sepoltura.

"Qui dorme in pace il nobile marchese                 "Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno                              signore di Rovigo e di Bellluno
ardimentoso eroe di mille imprese                        ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del '31".                                   morto l'11 maggio del '31".

'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...             Lo stemma con la corona sopra a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;                     ... sotto una croce fatta di lampadine
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:                    tre mazzi di rose con una lista di lutto:
cannele, cannelotte e sei lumine.                         candele, candelotte e sei lumine.

Proprio azzeccata 'a tomba 'e 'stu signore             Proprio accanto alla tomba di questo signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,                        c'era un'altra tomba piccolina,
abbandunata, senza manco un fiore;                    abbandonata, senza nemmeno un fiore;
pe' segno, sulamente 'na crucella.                        per segno, solamente una picccola croce.

E ncoppa 'a croce appena se liggeva:                   E sopra la croce appena si leggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino"                           "Esposito Gennaro - netturbino"
guardannola, che ppena me faceva                       guardandola, che pena mi faceva
stu muorto senza manco nu lumino!                     questo morto senza neanche un lumino!

Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...               Questa è la vita! tra me e me pensavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!                 chi ha avuto tanto e chi non ha niente!
Stu povero maronna s'aspettava                           Questo pover'uomo s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?                      che anche all'altro mondo era pezzente?

Mentre fantasticavo 'stu penziero,                         Mentre rimuginavo questo pensiero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,                         s'era già fatta quasi mezzanotte,
e i 'rimanette 'nchiuso priggiuniero,                       e rimasi chiuso prigioniero,
muorto 'e paura... nnanze 'e cannelotte.                morto di paura... davanti alle candele.

Tutto a 'nu tratto, che veco 'a luntano?                  Tutto a un tratto che vedo da lontano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...                 Due ombre avvicinarsi dalla mia parte...
Penzaje: stu fatto a me mme pare strano...           Pensai: questo fatto a me mi pare strano...
Stongo scetato... dormo, o è fantasia?                  Sono sveglio... dormo, o è fantasia?

Ate che fantasia; era 'o Marchese:                        Altro che fantasia! Era il Marchese:
c'o' tubbo, 'a caramella e c'o' pastrano;                  con la tuba, la caramella e il pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;              quell'altro dietro a lui un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'na scopa mmano.                      tutto fetente e con una scopa in mano.

E chillo certamente è don Gennaro...                     E quello certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.                          il morto poverello... il netturbino.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:                       In questo fatto non ci vedo chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?                      sono morti e si ritirano a quest'ora?

Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,                    Potevano starmi quasi a un palmo
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,                quando il Marchese si fermò di botto,
s'avota e tomo tomo... calmo calmo,                     si gira e piano piano... calmo, calmo,
dicette a don Gennaro: "Giovanotto!                      disse a don Gennaro: "Giovanotto!"

Da Voi vorrei saper, vile carogna,                           Da Voi vorrei sapere, vile carogna,
con quale ardire e come avete osato                      con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir, per mia vergogna,                         di farvi seppellire per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!                         accanto a me che sono blasonato!

La casta è casta e va, sì, rispettata,                       La casta è casta e va, sì, rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;                     ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava, sì, inumata;                       la Vostra salma andava, sì, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!                              ma seppellita nella spazzatura!

Ancora oltre sopportar non posso                            Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,                               la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso                  fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso
tra i vostri pari, tra la vostra gente".                          tra i vostri pari, tra la vostra gente".

"Signor Marchese, nun è colpa mia,                        "Signor Marchese, non è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;                              io non vi avrei fatto questo torto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,                       mia moglie è stata a fare questa fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?                                 io che potevo fare se ero morto?

Si fosse vivo ve farrei cuntento,                                 Se fossi vivo vi farei contento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse                   prenderei la cassa con dentro le quattr'ossa
e proprio mo, obbj'... 'nd'a stu mumento                    e proprio adesso, in questo stesso istante
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".                      entrerei dentro a un'altra fossa".

"E cosa aspetti, oh turpe malcreato,                        "E cosa aspetti, oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?                         che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato                                Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"                             avrei già dato piglio alla violenza!"

"Famme vedé... piglia 'sta violenza...                      "Fammi vedere... prendi 'sta violenza...
'A verità, Marché, mme so' scucciato                       La verità, Marchese, mi sono stufato
'e te senti; e si perdo 'a pacienza,                            di ascoltarti; e se perdo la pazienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...             mi dimentico che son morto e son mazzate!...

Ma chi te cride d'essere... nu ddio?                         Ma chi ti credi di essere... un dio?
Ccà dinto, 'o vvuo capi, ca simmo eguale?...            Qua dentro, vuoi capirlo che siamo uguali?...
...Muorto si' tu e muorto so' pur'io;                          ...Morto sei tu, e morto son pure io;
ognuno comme a 'na'ato è tale e qquale".                ognuno come un altro è tale e quale".

"Lurido porco!... Come ti permetti                            "Lurido porco!... Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali                                 paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri, nobilissimi e perfetti,                                     illustri, nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".                               da far invidia a Principi Reali?".

"Tu qua' Natale... Pasca e Ppifania!!!                       "Ma quale Natale, Pasqua e Epifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella                    Te lo vuoi ficcare in testa... nel cervello
che staje malato ancora È fantasia?...                      che sei ancora malato di fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella.                   La morte sai cos'è?... è una livella.

'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo,                  Un re, un magistrato, un grand'uomo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto                        passando questo cancello, ha fatto  il punto
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme:                   che ha perso tutto, la vita e pure il nome:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?                          non ti sei fatto ancora questo conto?

Perciò,  stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo,             Perciò, stammi a sentire... non fare il restio,
suppuorteme vicino - che te 'mporta?                        sopportami vicino - che t'importa?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:                       Queste pagliacciate le fanno solo i vivi:
nuje simmo serie... appartenimmo â morte!".             noi siamo seri... apparteniamo alla morte!"

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