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giovedì 29 marzo 2012

Triassico, Giurassico e... Paranoico.
Cap.3 "Il Guado"
(Scena: Alpi svizzere; Tempi: Attuali; Personaggi: Julia: pittrice americana di "volti"; Seb: il padre; Spindle: il figlio).
«Julia, che mentre ritraeva Spindle aveva ascoltato per tutto il tempo, posò i pennelli e disse: «Da come racconta queste storie, sembra che siano successe ieri».
«Non sono successe ieri, stanno succedendo ancora oggi, mentre noi parliamo! I loro effetti sono ancora fra di noi, nelle nostre menti, negli oggetti che tocchiamo, nei ruderi che ci ritroviamo per strada, nei nostri tabù, nella visione che abbiamo del mondo… solo i ciechi non se ne rendono conto. Quando mi sveglio al mattino non riesco più, da tanto, troppo tempo, ad accontentarmi di capire in che letto mi trovo, cosa ho fatto la sera prima o cosa mi toccherà quel giorno. Tutte le volte è come se mi svegliassi da un sonno di tredici miliardi di anni, mi passa per la mente l’Archeano, l’Algonchiano, il Cambriano, il Triassico, il Pliocene, l’Olocene, il Paranoico…».


La Terra nel Giurassico (200 milioni di anni fa)
Julia, Marta e Spindle sobbalzarono sulle sedie.
«Sì, sì, il Paranoico, l’era di internet, l’era della schizofrenia! Cosa credete, che sia ubriaco?».
«Paranoico, uahuuu!!! Viviamo nel Paranoico! Grande il mio papino!» fece Spindle «Al professore di Storia, a scuola, verrà una sincope quando gli racconterò del Paranoico… non vedo l’ora, non vedo l’ora».
«Ogni mattina, quando mi sveglio, mi ripassa per la mente, mi immagino, per flash, quello che so di questo mondo, come lo vedo. Mi chiedo chi sono e cosa faccio in questo anfratto dello spazio e del tempo. Ormai è una fissazione. Tutto ciò mi stanca, mi angoscia, ma mi fa sentire vivo, eterno».


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